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CAVALCARE LE INVESTOR RELATIONS. INTERVISTE SERIALI: GIANFRANCO TRAVERSO GUICCIARDI DI BANCA FINNAT

Essere accattivanti nell’analisi e nella presentazione dei dati informativi, una buona dialettica e conoscenza del mercato, ma soprattutto sensibilità verso le esigenze informative della comunità d’investimento.

Gianfranco Traverso Guicciardi, Head of Investor Relations di Banca Finnat, società quotata al segmento STAR di Borsa Italia con una market cap di 175 milioni di €.

Da 10 anni nelle Investor Relations, Gianfranco ha maturato una esperienza quasi trentennale nell’analisi macro e microeconomica applicata ai mercati azionari domestici ed internazionali e nell’attività di Portfolio Management, con emissione di ricerche su società di differenti settori industriali. Tra le sue esperienze precedenti, Gianfranco è stato anche gestore di un Fondo Hedge. Laureato in Economia e Commercio ha conseguito un EEP in Investment Strategies and Portfolio Management presso the Warthon School della University of Pennsylvania

1. Cosa ha ispirato il suo ingresso nel settore delle Investor Relations?

In Banca Finnat, sono, anche e soprattutto,  il responsabile della Ricerca ed in questa veste, sistematicamente, divento la controparte istituzionale dei dipartimenti di Investor Relations delle Aziende che seguiamo. Quando il Consiglio di Amministrazione di Banca Finnat, nel 2005, ha voluto individuare un IR Manager (prima di quella data le investor relations erano seguite direttamente dall’allora direttore generale ) ha ritenuto che fossi la persona più adatta a ricoprire anche quel ruolo.

2. Quali pensa che siano gli skills più importanti per un IRM?

Indubbiamente capacità di relazione, dialettica, conoscenza del mercato e, soprattutto, conoscenza della sensibilità e delle esigenze informative richieste dagli analisti finanziari.

3.  Cosa le piace di più del suo lavoro?

Il tentativo, spero sempre riuscito, di fornire al mercato una rappresentazione/informativa esauriente e completa dell’attività aziendale.

4. Cosa fa per rilassarsi dalla pressione causata dall’essere un IRM costantemente alle prese con i mercati finanziari?

La politica dei due forni (Ricerca ed IR) funge da vasi comunicanti per allentare entrambe le tensioni.

5.  Che consigli per lo sviluppo professionale può suggerire a chi intraprende questo lavoro?

L’IRM è l’ ”analista” di una società quotata. Dovrà quindi “coltivare”, soprattutto, la capacità di analisi e di presentazione, nel modo più accattivante ma veritiero, dei dati aziendali; solo in secondo ordine le pubbliche relazioni.

6.  Qual’è il cambiamento più rilevante che ha visto nel settore delle Investor Relations da quando è iniziata la sua carriera?

Rispetto a qualche anno fa noto, purtroppo, un certa involuzione (soprattutto per quanto riguarda le medie e piccole capitalizzazioni) e cioè una tendenza all’accentramento  delle IR da parte delle direzioni generali. In questo modo, a causa degli inevitabili molteplici impegni, ne soffre la disponibilità e la qualità della comunicazione verso il mercato.

7. Qual’è la lezione professionale più importante che ha imparato nella sua vita professionale?

L’esperienza pregressa come analista è risultata fondamentale.

8. Ci racconta qualcosa di insolito che le è capitato come Investor Relator?

La richiesta, ovviamente mai soddisfatta, da parte di alcuni azionisti di minoranza, chiaramente più ”retail” e con minori conoscenze circa il funzionamento dei mercati, di poter usufruire di asimmetrie informative.

9. Ci dica qualcosa a proposito di una situazione stimolante con cui ha avuto a che fare e come è stata affrontata.

Qualche anno addietro, in occasione della consueta STAR Conference organizzata da Borsa Italiana, avevamo avuto notizia che la “qualità” dell’informativa societaria che eravamo in procinto di rilasciare al mercato sarebbe stata oggetto di attento scrutinio da parte  di una “Società di Comunicazione” anglosassone. La predisposizione delle informazioni fu quindi particolarmente curata non tanto sotto l’aspetto quantitativo quanto qualitativo e l’esame fu brillantemente superato.

10. Cosa vorrebbe dire ad un giovane professionista che sta considerando l’idea di entrare nelle Investor Relations?

Mi sembra importante una pregressa esperienza in un dipartimento di analisi di un intermediario finanziario.

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Bianca Fersini Mastelloni is Chairman and CEO of Polytems HIR. She is a seasoned consultant in Corporate Communication with extensive experience for over 30 years. Since 1999 she is active in Investor Relations and Financial Communication for companies listed on the major financial markets. Bianca provides strategic IR, corporate access in Italy, Europe, USA, investor’s market intelligence, profiling investors, critical communication and reputation. A scholar of issues pertaining to Communications and Investor Relations. Bianca studied at SUNY – State University of New York, Buffalo and at Boston University, Boston, and she works as lecturer with some Italian University. Bianca is author of the book Investor Relations ed Etica , Efficacia e Vantaggi Competitivi - edited from Guerini e Associati - as of as several articles about Investor Relations and financial communication.